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Questo blog nasce per pura curiosità e per qualche insegnamento molto superficiale, la radioattività è un argomento molto complesso e vasto e difficile da capire se non si hanno le basi; questo blog cerca di "insegnare" queste piccole basi molto semplicemente! In oltre, parliamo di notizie recenti e non, riguardanti la radioattività cercando di essere i più concreti e semplici possibili...

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domenica 9 settembre 2012

148 reattori in Ue



Pur non avendo il nucleare per produrre energia, le centrali circondano l'Italia. Sono 148 i reattori nucleari in Europa, attivi in 16 Paesi, mentre sono otto quelli in costruzione (2 in Bulgaria, Romania e Slovacchia, 1 in Finlandia e in Francia). In termini di obsolescenza degli impianti, tutte le centrali attualmente attive nel mondo sono di seconda generazione (in Europa attive fino al 2065), ma la terza generazione è al nastro di partenza in Europa, con una centrale in Finlandia (Olkiuoto) e una in Francia (Flamanville). E proprio in Francia e' di oggi la notizia di un incidente di natura chimica avvenuto nella centrale nucleare più vecchia del parco francese, quella di Fessenheim, nella regione di Strasburgo. Un incidente, stando a EDF, che gestisce gli impianti nucleari francesi, risolto. 

SICUREZZA. Per quanto riguarda la sicurezza, un passo in avanti verrà fatto con le centrali di terza generazione, le Epr (European pressurized water reactor). Appartengono alla classe dei reattori nucleari ad acqua pressurizzata Pwr (Pressurized Water Reactor) e, con una vita media stimata intorno a 60 anni. Nella geografia mondiale dell'energia atomica, il vecchio continente occupa circa un terzo della torta che conta 442 reattori nel mondo per produzione mondiale complessiva e' pari a 375.000 GW(e). Nella classifica planetaria per numero di reattori nucleari in funzione primeggia la Francia (58), tra i Paesi Ue, al secondo posto nel mondo dopo gli Stati Uniti (104). A distanza seguono Regno Unito (19), Germania (17), Svezia (10), Spagna (9), Belgio (7).


Incidente in una centrale francese


Un incidente con due feriti leggeri si è verificato alla centrale nucleare francese di Fessenheim, la più vecchia del parco transalpino,a sud di Strasburgo, in Alsazia. La centrale è a pochissimi chilometri dal Reno che segna il confine tra la Francia e la Germania e meno di 400 chilometri di distanza da Milano.

Parigi: nessun problema di sicurezza. L'incidente non ha interessato la «sicurezza nucleare» dell'impianto, ha assicurato il ministero dell'Ecologia. La Francia finora non ha attivato il sistema di allerta rapida Ecurie che scatta nel caso in cui gli incidenti nucleari rappresentino un pericolo per la salute della popolazione. È quanto si apprende da fonti della Commissione europea, dove si precisa comunque che Bruxelles non ha il potere di verificare le informazioni provenienti dalla Francia o condurre ispezioni sui luoghi degli incidenti.

Secondo Edf, che gestisce gli impianti nucleari francesi, l'inconvenniente è stato risolto. «Due persone sono rimaste leggermente ustionate nonostante l'uso di guanti», ha detto un portavoce del gruppo energetico francese, secondo il quale si è trattato di un inconveniente durante la manipolazione di un prodotto chimico, il perossido di idrogeno, noto come acqua ossigenata. «Non è stato un incendio», ha confermato la prefettura locale, secondo la quale «c'è stata una fuga di vapore di acqua ossigenata prodotta dopo che in un serbatoio è stato iniettato perossido che ha reagito con l'acqua». Sono intervenuti sul posto una cinquantina di pompieri.

È di natura convenzionale l'incidente nella centrale nucleare francese: non può essere considerato un incidente nucleare poiché non è avvenuta alcuna fuga di materiale radioattivo. «È di sicuro un incidente convenzionale», ha osservato Massimo Sepielli, responsabile dell'Unità delle Tecnologie per la fissione dell'Enea. 

Sulla centrale di Fessenheim, la più vecchia del parco di impianti francesi, si è innescata una dura polemica negli ultimi mesi. L'impianto, che ha due reattori, è operativo dal 1977 e il presidente Francosi Hollande ne aveva promesso la chiusura entro il 2017 durante la campagna elettorale. 

La centrale di Fessenheim è molto diversa rispetto a quella giapponese di Fukushima ed è stata costruita in modo da contenere il circuito di raffreddamento completamente all'interno dell'edificio del reattore. In linea di principio, in impianti di questo tipo una dispersione di materiale radioattivo è possibile solo se le pareti di cemento dell'edificio vengono danneggiate. Entrambi gli impianti della centrale di Fessenheim sono infatti reattori ad acqua pressurizzata, o Pwr (Pressurized water reactor), mentre gli impianti di Fukushima erano reattori ad acqua bollente, del tipo Bwr (Boiling Water Reactor). «È una situazione molto diversa rispetto a quella della centrale di Fukushima», ha detto Giuseppe Mazzitelli, responsabile del Laboratorio per la gestione dei grandi impianti sperimentali dell'Enea. Contrariamente alle centrali del tipo Bwr, in quelle del tipo Pwr, ha spiegato l'esperto, i circuiti di raffreddamento sono tutti concentrati nell'edificio del reattore.