Ecco come le radiazioni di Fukushima si stanno estendendo al resto dell’Oceano compromettendo così la flora e la fauna marina. Il video è stato realizzato dal modello HYSPLIT del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration).
Il modello mostra un continuo rilascio di particelle radioattive di cesio-137 emesso dalla centrale di Fukushima. Ogni cambiamento di colore delle particelle (rosso, arancione, giallo, ciano, verde, blu, violetto, magenta) rappresenta una diminuzione nella radioattività di un fattore 10 . E’ evidente di come la radioattività non sia limitata alla sola zona dell’incidente!!
In oltre la radioattività ha raggiunto una zona chiamata FAO-71 considerata oggi, zona contaminatissima dalle radiazioni prodotte dall’esplosione di due anni fa. In questa zona viene pescato il tonno che poi verrà venduto nel mercato italiano.
Quindi ciò che bisogna precisare è che nell’area 71 che, ripetiamo, dista 4000 km da Fukushima, si pesca essenzialmente tonno rosso che oggi è una specie protetta. Mentre il tonno pinnegialle dell’area 61 ha invece una contaminazione non certa. Qualche idea possiamo farcela guardando la mappa di google earth e sovrapponendola alla mappa relativa alle zone fao.
Per avere una preparazione migliore sull’argomento è sempre bene conoscere le zone di cattura indicate sul sito della FAO:
ZONE DI CATTURA
Atlantico nord-occidentale Zona FAO n. 21
Atlantico nord-orientale Zona FAO n. 27
Mar Baltico Zona FAO n. 27.III.d
Atlantico centro-occidentale Zona FAO n. 31
Atlantico centro-orientale Zona FAO n. 34
Atlantico sud-occidentale Zona FAO n. 41
Atlantico sud-orientale Zona FAO n. 47
Mar Mediterraneo Zone FAO n. 37.1, 37,2 e 37,3
Mar Nero Zona FAO n. 37,4
Oceano Indiano Zone FAO n. 51 e 57
Oceano Pacifico Zone FAO n. 61, 67, 71, 77, 81 e 87
Atlantico Zone FAO n. 48, 58 e 88
