A pochi giorni dall'elezione di Tokyo a città
olimpica 2020, l 'azienda
che gestisce la centrale nucleare ha comunicato che dell'acqua avvelenata da
radiazioni potrebbe aver raggiunto le rive del Pacifico. Pochi giorni fa il
primo ministro giapponese aveva rassicurato i vertici del Ciò affermando che lo
stato delle acque era del tutto sotto controllo.
TOKIO - 'L'effetto Fukushima' continua a seminare
radioattività. Questa volta l'allarme arriva direttamente dalla Tepco,
l'azienda giapponese che gestisce la centrale nucleare tristemente nota per il
secondo disastro ambientale più grande dopo Chernobyl.
A destare la preoccupazione dei vertici della
Tokyo electric power è la radioattività rilevata in una fossa di drenaggio
collegata direttamente all'Oceano pacifico. Probabilmente l'acqua contaminata
ha raggiunto il mare. Il livello di radioattività rilevata dai tecnici in
alcuni campioni a 150
metri dalla riva raggiunge i 220 becquerel a litro. A
destare il sospetto di una perdita sono i livelli di radiazioni ben superiori a
quelli registrati nei prelievi effettuati la settimana scorsa nello stesso
canale che collega il mare a una zona dove si trovano dei serbatoi contenenti
acqua altamente radioattiva, di cui uno aveva lasciato filtrare 300 tonnellate
di liquido contaminato.
È solo l'ultimo dei molti allarmi 'radioattivi'
nei dintorni di Fukushima, ma è quello che stona di più. Pochi giorni fa il
primo ministro giapponese Abe, prima che Tokyo vincesse la gara per i Giochi
olimpici 2020, aveva rassicurato le autorità internazionali sulla sicurezza
degli impianti di Fukushima. Inoltre aveva sottolineato che le fughe d'acqua
radioattiva erano limitate entro poche centinaia di metri intorno alla
centrale.
''Vi è la possibilità che l'acqua contaminata del
serbatoio sia diluita in acqua piovana e si sia infiltrata nel suolo e nelle
acque sotterranee'' si legge in una nota della compagnia. Ieri, sempre la Tepco , aveva inoltre fatto
sapere che il livello di radiazioni nell'area del serbatoio era aumentato
nuovamente, da 1.800 millisievert all'ora di sabato scorso (18 volte più alto
rispetto al 22 agosto) a 2.200 millisievert. Già il livello rilevato la scorsa
settimana era tale da poter uccidere una persona se esposta per circa quattro
ore alle radiazioni.
L'ammissione dell'azienda giapponese arriva in un
giorno in cui il primo ministro Shinzo Abe ha contestato fortemente delle vignette
pubblicate da una rivista satirica francese che univano il tema delle Olimpiadi
e di Fukushima. Abe ha presentato un reclamo ufficiale al capo redattore della
rivista incriminata, Luigi Maria Horeau, attraverso la sua ambasciata a Parigi
e ha detto: "Si tratta di vignette che feriscono i sentimenti di coloro
che hanno sofferto il grande terremoto del Giappone orientale. Non sono
opportune e danno un'impressione sbagliata della gestione dell'acqua
contaminata".