Il contatore Geiger Muller rappresenta uno degli strumenti di rivelazione delle particelle di uso più comune, sia perché si presta altrettanto bene per le radiazioni Alpha, Beta, Gamma, sia perché esso è sensibile anche a bassi valori di ionizzazione. Infatti il tubo di Geiger-Muller è caratterizzato da un fattore di moltiplicazione molto elevato rispetto all'effetto ionizzante primario, pur non esistendo più proporzionalità con l'ampiezza degli impulsi per cui non è possibile distinguere la natura delle particelle incidenti dalla loro energia.
Si può cioè dire che in questo caso l'amplificazione avviene direttamente entro il tubo, a differenza dalla camera di ionizzazione che richiede invece circuiti esterni.
Il primo tipo di contatore geiger, chiamato a punta, era costituito da un cilindro metallico chiuso ad una estremità da una finestra di mica dalla quale entrava la radiazione. Dalla parte opposta vi era l'elettrodo centrale terminante a punta, isolato dal cilindro e collegato a terra attraverso una resistenza molto elevata;
il cilindro si trovava invece ad un potenziale negativo di circa 1 KV. questa tensione è di un valore per cui, quando una particella entrando produce una ionizzazione del gas interno, si ha una scarica rapida che poi viene ad estinguersi a causa della resistenza elevata posta fra la punta e la terra:
infatti non appena inizia la scarica l'elettrodo centrale è percorso da una corrente che provoca una notevole caduta sulla resistenza e riduce notevolmente la tensione entro il tubo.
Questo tipo di contatore fu però superato, nel 1928, dal tipo a filo che si è rilevato più sensibile del precedente: in esso l'elettrodo centrale è costituito da un filo dello spessore di pochi decimi di millimetro collegato ancora a terra attraverso una resistenza elevata, mentre l'involucro cilindrico si trova ad un elevato potenziale negativo.
Come si è detto, questi contatori funzionano in regime di quasi scarica, ossia si trovano ad un potenziale V' di poco inferiore a quello che darebbe luogo ad una scarica interna.
Quando una particella entra, produce una ionizzazione separando atomi carichi positivamente dai loro elettroni; questi sono accelerati dal campo e si dirigono verso l'elettrodo centrale con una velocità sufficiente a provocare altre ionizzazioni.
Il contatore geiger è stato impiegato ampiamente in ogni settore della fisica, spesso con particolari disposizioni che consentivano di ottenere indicazioni molto precise.