Un geometra, che ha lavorato alla realizzazione della galleria della Limina, e alcuni documenti dei servizi segreti rivelano che all'interno della montagna sono state stoccate delle scorie radioattive. Ma lo Stato non fa niente per accertare la verità dei fatti.
All’imbocco della galleria Limina in direzione Tirreno, con un piccolo contatore geiger, si registra una radioattività di 0,41 microsievert, sul versante opposto il dato è 0,31, valori nettamente superiori ai livelli normali ( fondo ambientale) in Calabria, che oscillano tra 0,10 e 0,20. In linea generale il livello di 0,41 non è un indice di pericolosità, ma c'è da considerare che un metro di cemento basta per schermare in massima parte le radiazioni, inoltre fa riflettere il fatto che queste oscillazioni non si registrano in altre gallerie calabresi. Nonostante ciò nessun provvedimento, nessuna indagine, nessuno studio da parte delle autorità sanitarie per capire perché la gente muore di tumore: definire criminale lo Stato diventa, in queste circostanze, una logica conseguenza.